giovedì 27 novembre 2008

Raffaello a Brera


Da qualche tempo i visitatori di Brera trovano una "gabbia" trasparente in una delle sale. All'interno si vede lo Sposalizio della Vergine di Raffaello in restauro.
Restauro spettacolo? No, anzi.
Si tratta di una vera e propria "operazione trasparenza". Il dipinto si vede mentre tecnici abilissimi gli rivolgono le loro cure e, se si ha la pazienza e la perseveranza di passare di tanto in tanto si può seguire l'evolvere dell'intervento e ci si rende conto di come il lavoro proceda. Un nostro diritto, si dirà, visto che l'opera appartiene a noi cittadini, che peraltro paghiamo in buona parte anche il restauro; ma, in questa Italia, è un fatto davvero non comune. Quasi sempre le opere avviate al restauro semplicemente "spariscono" in silenzio, per un tempo non definibile (e questo è ben comprensibile), salvo riapparire all'improvviso, magari dopo anni e anni, quali star di un "evento" più o meno mediatico, e spesso neppure di quello.
Al sito http://www.brera.beniculturali.it/ si trovano informazioni e approfondimenti, e anche la lista di tutti, ma proprio tutti, i responsabili e gli operatori coinvolti nell'intervento.
(La foto qui riprodotta è tratta dal sito della Pinacoteca di Brera).

4 commenti:

pizeta ha detto...

Grazie per questa utile segnalazione. La prima di moltissime possibili.

Michela Capris ha detto...

Il laboratorio di restauro della Pinacoteca di Brera è piccolissimo, ma estremamente interessante. Cattura subito l'attenzione. Ma l'aspetto più interessante è che permette al visitatore di vedere da vivo il restauro dell'opera d'arte. Quando ho visitato le sale della Pinacoteca, nessuno lavorava allo Sposalizio della Vergine. La tavola era sospesa e quindi si poteva vedere recto e verso.
E' inoltre possibile vedere da vicino gli "attrezzi del mestiere" dei Restauratori. Mi piacerebbe vederli lavorare... chissà...

Elisa Costanzo ha detto...

Un'operazione simile è stata realizzata con il David di Donatello, i cui restauri, appena conclusi, sono stati realizzati direttamente nella sala del Museo del Bargello (Firenze) che ospita l'opera. Il pubblico ha quindi potuto assistere all'attività dei restauratori nel suo progredire. A tal proposito un interessante servizio è stato presentato alla trasmissione Bell'Italia (Rai3) di sabato 27 dicembre.
Personalmente adoro i "dietro le quinte": il laboratorio di restauro sembra un "antro della strega" fitto di misteri, pozioni magiche, attrezzi curiosi, che sicuramente scatenano la curiosità del profano come dell'esperto; vedere qualche minuto di lavoro appaga la curiosità, ma potrebbe anche essere un valido modo per avvicinare il pubblico all'arte. Inoltre credo che sia una assunzione di grande responsabilità e dimostri una grande competenza dei restauratori, che, mai come in questo caso, non si possono permettere errori.

Michela Capris ha detto...

Ma non è che, per caso, si riuscirebbe anche a mettere il naso nel laboratorio di Brera....? per vedere come funziona un laboratorio di restauro.