martedì 13 gennaio 2009

Giornata di studio su Burri

propongo una giornata di studi che mi è stata segnalata

Fondazione Palazzo Albizzini – Collezione Burri, Città di Castello
Istituto Superiore per la conservazione e il restauro - MiBAC
La Triennale, Milano
Associazione Amici di Cesare Brandi

DALLA CONOSCENZA ALLA PREVENZIONE
NELL’ARTE CONTEMPORANEA
Le opere della Fondazione Burri a Città di Castello

GIORNATA DI STUDIO
Milano, La Triennale , 15 gennaio 2008

Programma
Ore 11
APERTURA LAVORI E COORDINAMENTO
Caterina Bon Valsassina Direttore Istituto Superiore Conservazione e Restauro

PRESENTAZIONE DEL VOLUME
La Fondazione Burri a Città di Castello. Dalla conoscenza alla prevenzione
(a cura di G. Basile, edizioni Gli Ori, Pistoia)
Luca Beatrice, Andrea Carini, Pietro Petraroia, Marina Pugliese

Ore 14
SEMINARIO ANCORA BURRI, ATTIVITA’ IN CORSO
PRESIEDE Sandrina Bandera

Proiezione del documentario Progetto Burri, conoscenza e prevenzione
(a cura di G. Basile, ed. ARTMEDIASTUDIO di M. Bertozzi e V. Capalbo)
G. Basile Il “Progetto Burri” oggi
A. Sgamellotti Indagini scientifiche conoscitive
O. Chiantore Caratterizzazione delle “plastiche”
F. Capanna, G. De Cesare, P. Iazurlo Nuovo cantiere di schedatura conservativa
F. Aramini, M.P. Nugari, M. Torre Il versante ambientale

Ore 16
TAVOLA ROTONDA CONOSCENZA PREVENZIONE NO- RESTAURO
Pinin Brambilla Barcilon, Maurizio Coladonato, Antonio Rava, Lucia Toniolo
COORDINAMENTO E CONCLUSIONI
Maurizio Calvesi Presidente Fondazione Palazzo Albizzini – Collezione Burri

giovedì 8 gennaio 2009

Sacri Monti

Vi segnalo il portale dei Sacri Monti:
http://www.sacrimonti.net

E' da poco possibile scaricare alcune pubblicazioni in pdf.

mercoledì 7 gennaio 2009

Sui Binari della Tradizione

Treno Storico Novara-Varallo
Viaggio con treno storico domenica 18 gennaio 2009. Ritrovo entro le ore 10 sul binario 1 della Stazione Ferroviaria di Novara. Sono previste fermate con salita a Sizzano, Ghemme, Romagnano, Prato e Grignasco. Pranzo Euro 13 e visita guidata alla Parete Gaudenziana della Chiesa della Madonna delle Grazie a Varallo Sesia.Per ulteriori dettagli e iscrizioni telefonare all'ATL della Provincia di Novara al n. 0321 394059.

martedì 6 gennaio 2009

I 2cento anni della Pinacoteca di Brera

Riporto una segnalazione che mi è giunta in occasione del Bicentenario della Pinacoteca Di Brera (Milano)

1809 – 2009: Bicentenario della Pinacoteca di Brera

La Pinacoteca di Brera compie 200 anni e presenta
un 2009 ricco di appuntamenti
che celebrano una storia e una collezione straordinarie
Opere antiche e moderne, restauri eccellenti, omaggi ai Maestri più amati dal pubblico della Pinacoteca, importanti opere da musei stranieri e una serie di interventi di restyling tra gli appuntamenti previsti nel ricco calendario del 2009, a cui si aggiungono concerti, conferenze, convegni e piccole mostre che accompagnano il pubblico nel percorso di visita e lo invitano a tornare. Una celebrazione completa di una storia e di una collezione straordinaria.


Evento inaugurale per le celebrazioni del Bicentenario
CARAVAGGIO OSPITA CARAVAGGIO
17 gennaio - 29 marzo 2009

INAUGURAZIONE
venerdi 16 gennaio 2009, ore 19.30
Milano, Pinacoteca di Brera, Sala VI

alla presenza del
Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi
e del
Sindaco Letizia Moratti



di seguito il calendario dei principali eventi per il 2009:

-Raffaello, Lo sposalizio della Vergine. Presentazione del restauro (19 marzo 2009)
-Brera com’era: Paesaggi di Lombardia. 1817-1822, la Sala dei Paesaggi (7 aprile - 2 giugno 2009)
-Il restauro del gesso della statua di Napoleone (5 maggio 2009)
-Brera com’era: Il “Gabinetto dei ritratti dei pittori” di Giuseppe Bossi (11 giugno - 20 settembre 2009)
-Festa per Brera (15 agosto 2009)
-I Crivelli che arrivarono a Brera (15 ottobre 2009 - 15 febbraio 2010 )
-Brera e la guerra. L’Archivio Fotografico della Soprintendenza:
documenti sul primo e sul secondo conflitto mondiale a Milano (11 novembre 2009 - 10 gennaio 2010)
-Convegno sui musei napoleonici (2 e 3 dicembre 2009)



In collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia, la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici della Lombardia Occidentale e con il contributo di Civita e di Electa per il sostegno finanziario, il supporto all’organizzazione, le attività editoriali e di comunicazione.


comunicato e immagini: http://www.electaweb.it/home/news/bicentenario-di-brera-gli-eventi-del-2009/it

sabato 3 gennaio 2009

Patrimonio SOS

Vi segnalo il sito internet di Patrimonio sos: http://www.patrimoniosos.it/index.php
e il blog dedicato alla tutela del paesaggio: http://paesaggiosos.blogspot.com/

martedì 23 dicembre 2008

Giocare con l'arte

Vi segnalo un test sul sito de "La Stampa".
E' un gioco che misura la capacità di riconoscere solo da alcuni particolari quadri famosi.
Lascio il link:

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/arte/gioco/artest/default.asp

Buon divertimento!

Crocifisso di Michelangelo: il problema della attribuzione


In questi giorni si parla di un crocifisso ligneo attribuito a un giovanissimo Michelangelo, comprato dallo Stato italiano per 3 milioni e 250 mila euro.
Sono stati fatti apprezzamenti da molti studiosi, politici, ecclesiastici. Ma l'entusiasmo sarebbe stato il medesimo se l'opera fosse stata realizzata da un giovane apprendista qualunque, molto dotato ma sconosciuto?


Lascio 2 link:


(Presentazione del crocifisso e studi condotti)



(L'immagine è tratta dal sito del MIBAC)

sabato 20 dicembre 2008

Sacro Monte di Varallo Sesia (VC)


Sacro Monte: nuova Gerusalemme, rappresentazione teatrale, o museo a cielo aperto?
Tempo fa, con un collega dell'Università, parlavamo del Sacro Monte di Varallo Sesia in merito alla possibile musealizzazione delle opere. Eravamo d'accordo nel sostenere l'impossibilità di mettere in delle sale le 45 cappelle! E allora, il Sacro Monte si può considerare un museo sui generis?
(nella foto di Michela Capris la cappella 33 "ECCE HOMO")

"Battaglie senza eroi. I beni culturali tra istituzioni e profitto"

"Battaglie senza eroi. I beni culturali tra istituzioni e profitto", volume di Salvatore Settis edito da Electa, è una raccolta di interventi del Professore su gestione, tutela e politica dei Beni Culturali in Italia.
Vorrei porporvi parte di un'intervista di Umberto Allemandi a Settis, già pubblicata in "Il Giornale dell'Arte", novembre 2002, p.1, con seguito alle pp. 8-10.

Umberto Allemandi:"Come giudica la formazione dei giovani di oggi in Italia?"
Salvatore Settis:"Tralasciando le mie preoccupazioni generali, ho delle preoccupazioni specifiche che riguardano in particolare la storia dell'arte e riguardano l'Italia, ma non solo. Negli ultimi anni si sta infatti assistendo alla progressiva separazione della cultura figurativa da tutto il resto, dalla cultura storica, letteraria e filosofica, come se per studiare storia dell'arte bastasse sapere solo la storia dell'arte. E' quanto avviene nella generalità delle 3800 università americane che sono di solito di basso livello [...] e che sfornano storici dell'arte medievale che non sanno il latino e guardando un'immagine con la scritta 'Ave Maria' non capiscono cosa significa, o ancora archeologi che non sanno il greco. Questo processo di degrado della cultura è generalizzato e a mio parere straordinariamente rischioso. Ma a questo processo se ne aggiunge un altro che è quello della specializzazione per periodi cronologici sempre più ristretti. [...] L'attuale tendenza degli studi è di specializzarsi su un artista o su un secolo, al massimo due; la mancanza di persone che abbiano uno sguardo più ampio porta conseguenze negative [...] Purtoppo sta aumegntando il numero delle persone che hanno questo doppio limite: lo specifico della storia dell'arte e lo specifico del 'periodo di competenza'. Questo è un processo molto negativo e in Italia, dove temo si vada generalizzando, ha assunto una forma molto più pericolosa perchè si è travestito da progresso."
U.A.:" Che cosa pensa dei corsi di laurea in Beni Culturali?"
S.S.:"Fanno parte dello stesso processo di degrado e si basano sull'assunto assurdo che i beni culturali costituiscono un dominio separato. Questa è una delle eggiori sciocchezze che si possano inventare, è una cosa per cui basta fermarsi e chiudere gli occhi trenta secondi per capire che è di una abissale stupidità. L'Odissea e la Divina Commedia non sono beni culturali? Con la sciagurata istituzione dei corsi di laurea in Beni Culturali si è creata ina storia dell'arte che non esiste, tendenzialmente senza la storia, la letteratura ec. Nel concreto cosa sta succedendo? I corsi di laurea in Beni Culturali istituiti in Itlia in generale prevedono esami di storia dell'arte, quelche esame di management dei musei o cose di questo genere, poca storia, poca letteratura, niente filologia: insomma si arriva a un impoverimento della storia dell'arte clamoroso."

E poi l'intervista continua.
La domanda che ha fatto Allemandi la ripropongo ai lettori: cosa pensate dei corsi di laurea in Beni Culturali?

domenica 30 novembre 2008

Arte dell'ottavo secolo


Segnalo un congresso che si terrà la prossima settimana a Cividale del Friuli, da giovedì 4 a domenica 7 dicembre 2008, dal titolo L'ottavo secolo: un secolo inquieto, organizzato dal Comune di Cividale e dall'Università di Udine con la direzione scientifica di Valentino Pace.
L'incontro vuole presentare lo stato degli studi relativo a monumenti, opere, problemi della cultura artistica altomedievale in Europa e in Italia. È prevista la partecipazione di una trentina di studiosi dall'Italia e dall'estero, che porteranno i risultati delle loro ricerche recenti e ne discuteranno insieme.

Una presentazione dell'iniziativa e la locandina del programma al sito:

www.cividale.net/calendario/convegno-201cl2019viii-secolo-un-secolo-inquieto201d

(nella foto: Cividale del Friuli, interno del cosiddetto Tempietto Longobardo - fotografia di Elio Ciol)

sabato 29 novembre 2008

Piero in Chiesa


Ricavo da varie fonti la polemica tra il cardinale Cormac Murphy-O'Connor, primate cattolico di Inghilterra e Galles, e la National Gallery di Londra.
Il porporato ritiene che opere come il Battesimo di Cristo di Piero della Francesca della National Gallery debbano trovare posto non in un Museo, ma in una chiesa (ma cattolica).
È questo un tema interessante, sul quale si potrebbero fare molte osservazioni, a partire dal fatto che spesso questi dipinti stanno nei musei perché le chiese li hanno a suo tempo venduti.
Lascio stare ogni considerazione.
Mi preme invece sottolineare che se una cosa simile fosse accaduta in Italia sarebbe certamente stata buttata in politica; con ministri o primi ministri che avrebbero colto l'occasione per additare con pensosa gravità il magistero della Chiesa al popolo dei miscredenti dell'opposizione (l'attuale), e di contro con l'opposizione (l'attuale) che avrebbe denucnsiato il tentativo di grave strumentalizzazione, affannandosi nel contempo a cercare un compromesso che non irritasse le gerarchie cattoliche.
Invece a Londra le risposte alle osservazioni del cardinale sono venute, come è ovvio, dalla National Gallery o dal mondo degli studiosi.
Riporto testualmente alcune frasi:

Luke Syson, conservatore delle collezioni di pittura rinascimentale italiana della National Gallery, «Il nostro è uno spazio per la contemplazione della grande arte e per i soggetti rappresentati in essa»;

Lord St John of Fawsley, ex ministro per la cultura: «Il cardinale ci ha dato una lettura teologica brillante, ma chi pagherebbe il conto per l'acquisizione?»;

Rachel Campbell-Johnston, critico d'arte principale del Times di Londra: «Quello di riportarli in chiesa è un sogno folle, anzitutto perché il clero britannico non è così ricco come i papi della famiglia dei Medici e poi perché la Chiesa ha sicuramente priorità più elevate che non occuparsi dei sistemi di sicurezza e dei meccanismi di controllo climatico che servono a preservare questi capolavori storici».

Con il giusto e rispettoso silenzio di Sua Maestà Britannica e del Primo Ministro.

(nella foto: Piero della Francesca, Battesimo di Cristo, 1448-1450, dalla Badia Camaldolese di Borgo San Sepolcro; London, National Gallery)

venerdì 28 novembre 2008

Flickr!


C'è un sito, come molti (anche troppi!) in questi ultimi tempi, che si mette al servizio di tutti quelli, e sono tanti, che vogliono mostrare la propria produzione fotografica. Avete presente gli amici che vi invitano a vedere le foto (una volta erano diapositive) delle loro vacanze, dei figli, del cane, fiori, insetti, eccetera?
A qualcuno sarà pur capitato, e non solo a me. Niente di male, ma a decidere quando effettivamente lo spettacolo finiva era sempre il padrone di casa, e gli amici dovevano subire a volte per ore anche centinaia di foto – non solo brutte, certo. Foto che dopo un po' diventano per noi prive di qualunque appeal, ma solo perché ci vengono propinate in quantità industriale e in modo invasivo (non è vero: non solo per quello). Risultato: il padrone è l'unico a gustarsele, mentre le rivede imperterrito e soddisfatto, con sguardo sognante.
Ecco, Flick moltiplica all'infinito questa possibilità, ma con l'ineguagliabile vantaggio che vediamo solo ciò che ci interessa e, cosa fondamentale, solo fino a quando ci interessa.
Visto più in generale Flickr sembra un grande raccoglitore di blog di immagini.
Non voglio certo fare pubblicità a questo sito, ma vale la pena farci un giro.
Ecco l'url:
http://www.flickr.com

Naturalmente, registrandosi, si può iniziare a immettere proprie immagini (100 Mb al mese). Ci sarà prima o poi qualcuno che passando di lì vi dirà cosa pensa di questa o quella foto. (Ma nessuno vi dirà se una vostra foto fa schifo. Almeno credo).

Se ho parlato di Flickr però è soprattutto perché ci si possono trovare tante immagini di architetture e opere d'arte. Può essere un buon modo per accedere ad un grande archivio fotografico dell'arte mondiale. E magari per contribuire ad accrescerlo.

(nella foto: l'Arena di Barcellona nel novembre 2005, durante le ristrutturazioni. Osservate che tutto l'anello della facciata è stato sollevato da terra tramite putrelle. Se qualcuno ha le foto dello stato "dopo la cura" le invii, se vuole, o ne dia notizia).

giovedì 27 novembre 2008

Raffaello a Brera


Da qualche tempo i visitatori di Brera trovano una "gabbia" trasparente in una delle sale. All'interno si vede lo Sposalizio della Vergine di Raffaello in restauro.
Restauro spettacolo? No, anzi.
Si tratta di una vera e propria "operazione trasparenza". Il dipinto si vede mentre tecnici abilissimi gli rivolgono le loro cure e, se si ha la pazienza e la perseveranza di passare di tanto in tanto si può seguire l'evolvere dell'intervento e ci si rende conto di come il lavoro proceda. Un nostro diritto, si dirà, visto che l'opera appartiene a noi cittadini, che peraltro paghiamo in buona parte anche il restauro; ma, in questa Italia, è un fatto davvero non comune. Quasi sempre le opere avviate al restauro semplicemente "spariscono" in silenzio, per un tempo non definibile (e questo è ben comprensibile), salvo riapparire all'improvviso, magari dopo anni e anni, quali star di un "evento" più o meno mediatico, e spesso neppure di quello.
Al sito http://www.brera.beniculturali.it/ si trovano informazioni e approfondimenti, e anche la lista di tutti, ma proprio tutti, i responsabili e gli operatori coinvolti nell'intervento.
(La foto qui riprodotta è tratta dal sito della Pinacoteca di Brera).

mercoledì 26 novembre 2008

ArteArti


Questo blog è indirizzato a tutti coloro che pensano che l'arte non sia un accessorio, ma una parte di noi; che le cose che esistono "per bellezza" non siano inutili, come si dice troppo spesso con una frase fatta; che "cultura" non sia una parola di cui vergognarsi, ma ciò che distingue la civiltà dall'inciviltà.

Cercheremo di dare notizie su avvenimenti, fatti, misfatti, che coinvolgono quegli oggetti speciali del nostro passato e del nostro presente che chiamiamo monumenti e opere d'arte.

Il blog è aperto a tutti quanti vogliano confrontarsi su questi temi contribuendo alla segnalazione di informazioni utili, esprimendo o condividendo opinioni, avanzando obiezioni, approvazioni, disapprovazioni, proposte.


(Nella foto qui sopra: particolare della cupola dell'eremo di San Galgano - Siena)